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Crudeltà, astuzia e cupidigia. Epoche diverse, ma uguale efferatezza. Il caso Landru e l'affare dei veleni scossero l'opinione pubblica francese, catturandone ipnoticamente l'attenzione. Henri Désiré Landru, noto anche come il "Barbablù di Gambais", fu uno dei primi assassini seriali francesi che, a partire dal 1915, mise in atto un piano per raggirare e uccidere donne benestanti, impossessandosi dei loro averi: dopo aver assassinato, Landru bruciava nella stufa i corpi delle vittime, per poi disperderne le ceneri. L'affare dei veleni, invece, diede luogo a processi per avvelenamento e stregoneria nel decennio 1670-1680, finendo per coinvolgere personaggi di alto lignaggio e persino la corte di Luigi XIV con una delle sue favorite, Madame de Montespan. Incantesimi, stregonerie e messe nere, cui fecero seguito torture e roghi. In questo libro Claude Bertin conduce un'indagine meticolosa che ricostruisce le fasi salienti dei processi sino giungere all'esecuzione, compiuta, in entrambi i casi, al cospetto di una folla intimorita e affascinata, forse, dal diabolico.